“ABBRACCIO”
Armonia e mistero nell’anima corale
Nel piatto in maiolica “ABBRACCIO”, Massimiliano Bruselles intesse una tela ceramica di profonda risonanza emotiva e simbolica, elevando l’opera ben oltre la sua dimensione puramente decorativa. L’artista ci immerge in una complessa coralità di sei figure umane, i cui visi raccontano storie silenziose. Due di queste figure, poste al centro della composizione, si manifestano sovrapposte, i loro colli uniti in un gesto di profonda fusione, da cui emergono braccia molteplici che si protendono, quasi a simboleggiare una ricerca inesausta o un consolidamento reciproco. Questa unione non è meramente fisica, ma evoca un legame esistenziale, suggerendo l’intricata e ineludibile rete di connessioni che definiscono la nostra esperienza umana.
Le teste, gradate nei toni del nero, conferiscono alle figure una dimensione archetipica e universale. Esse si spogliano di ogni specificità individuale per assumere un valore atemporale, amplificando il mistero intrinseco dell’incontro. Il loro impatto cromatico è magnificamente bilanciato dal fondo vibrante di giallo, attraversato da minuscole strisce arancio, creando un’aura calda, quasi solare, che tuttavia non elude una sottile e affascinante inquietudine. La presenza enigmatica di un pesce, sospeso al di sopra della testa centrale, introduce un elemento onirico o mitologico, suggerendo forse la vita stessa, l’abbondanza o la guida invisibile dell’inconscio che plasma le dinamiche relazionali. Intorno a questa scena centrale, numerose foglie delineano la composizione, avvolgendola in una cornice naturale che suggerisce la ciclicità ininterrotta della vita e il suo eterno divenire.
“ABBRACCIO” è un’opera che invita alla più intima contemplazione, offrendo una meditazione profonda sulla natura delle connessioni umane, sulla dipendenza reciproca e sul sottile ma potente equilibrio tra l’individualità e il senso di appartenenza. È un mirabile esempio della capacità di Bruselles di infondere nella maiolica una narrativa non solo profonda, ma di respiro universale.